pagina del sito di Paolo Albani


Paolo Nori
  COME AL SOLITO
SI PARLA DI NIENTE


  

    Domenica 29 maggio [2011], a cominciare dalle 10 del mattino e fino alle 9 di sera, converranno a Lido Adriano, poco distante da Ravenna, una quindicina di signori e signore che, ad elencarli, non si sa bene cos’abbiano in comune se non il fatto che il 29 maggio converranno a Lido Adriano.
    Si tratta di Stefano Andreoli (informatico), Mauro Dadina (astronomo), Anna Pasi (ginecologa), Alfredo Gianolio (avvocato), Carlo Boccadoro (compositore), Mirco Ghirardini (clarinettista), Guido Barbujani (genetista), Paolo Albani (scrittore oulipiano), Guido Leotta (editore), Alessandro Bonino (blogger), Ugo Cornia (scrittore), Gabriele Bevilacqua (pianista), Paolo Nori (che sono io) e Marco Raffaini (fisarmonicista).
    Se tutto va bene, cosa della quale al momento è lecito dubitare, questi signori e questa signora meriteranno forse il titolo di nullologi, dal momento che il motivo della loro riunione pubblica, è un convegno che ha come oggetto il nulla.



    Nel corso di questo convegno, organizzato dal Cisim di Lido Adriano in collaborazione con una rivista ora estinta, L’Accalappiacani, settemestrale di letteratura comparata al nulla (e con l’Arci di Ravenna e di Reggio Emilia e con Ravenna Teatro-Teatro delle Albe), si parlerà, forse, di quando non si sa cosa dire, o di quando non si sa cosa fare, o di quando non si vede niente, o di quando non si capisce niente, o di quando non si sente niente, o di quando non si riesce a dormire, o di quando non si vuole mangiare: delle astensioni di tutti i tipi; delle scene mute, delle fotografie sbagliate, delle macchine che restano senza benzina, dei sans papier, dei sanculotti, dei frigo vuoti, dei film muti, dei buchi neri, della menopausa, delle notti in bianco, di quando si cerca in tutte le tasche e non c’è neanche una sigaretta; dei digiuni, degli anestetici, degli astemi, degli anoressici, degli scioperi; delle pianure, delle steppe, dei deserti, della siccità, della crisi energetica, dei black out, del crollo del Pil, dell’ignoranza, degli annulli filatelici, delle amnesie, della crescita zero, delle tinte unite. Della calvizie. Della sterilità. Del celibato e del nubilato. Dell’inappetenza e dell’incontinenza. Del buio. Del silenzio. Del niente. Del nulla.
    Si avrà inoltre la rara opportunità di sentire come non suonano I nuovi Bogoncelli (un gruppo musicale formato da gente che non sa suonare), e non si potranno vedere le opere delle mostre Cento bozzetti di copertine di libri non ancora stampati di testi non ancora scritti di autori non ancora nati, di Gianni Zaffagnini e Unf(o)unded, a cura di 32 curatori italiani, storici dell’arte e galleristi, senza neanche un quadro. Si accettano contributi del pubblico. Ogni intervento sarà seguito, nel caso, da un dibattito.
    L’appuntamento è alle 10 del mattino del 29 maggio, a Lido Adriano, in viale Parini numero 48. Per informazioni: www.ccisim.com, libra@cooplibra.it.



Testo uscito sabato 28 maggio 2011 sul sito di Paolo Nori e su Libero.

Per tornare alla mia relazione al convegno sul nulla cliccate qui.
                    



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