letteratura potenziale Corrente letteraria nata con la fondazione nel 1960 della OuLiPo (Ouvroir de Littérature Potentielle), da cui sono derivate altre sezioni nazionali, come l'italiana OpLePo (Opificio di Letteratura Potenziale), o dedicate ad altri media come la OuBaPo per il fumetto (Bande Dessinée).
La letteratura potenziale cerca "nuove strutture e schemi che possano essere usati dagli scrittori nella maniera che preferiscono": le opere potenziali seguono infatti delle regole interne (o → contrainte) che permettono di dar vita non tanto a una singola opera quanto a potenziali innumerevoli creazioni. L'attenzione data dagli autori alle → regole li fa rientrare a buon diritto nel campo del gioco: tra i giochi utilizzati dagli oulipiani spiccano il → lipogramma e il → tautogramma, oltre a diverse applicazioni della → combinatoria; tra i giochi originali ricordiamo qui il metodo → S+7 e la → letteratura definizionale, oltre al primo esperimento di → racconto-gioco.
Oltre ai fondatori Raymond Queneau e François Le Lionnais, la letteratura potenziale ha annoverato tra i suoi praticanti Italo Calvino, Georges Perec (che era anche abile → cruciverbista), Marcel Duchamp, Jean Lescure, Harry Mathews e Jacques Roubaud. I membri della OpLePo sono (al 2010, dopo la scomparsa del presidente Edoardo Sanguineti): Domenico D'Oria (Segretario), Raffaele Aragona (Tesoriere), Giuseppe Varaldo, Piero Falchetta, Elena Addòmine, Giuseppe Radicchio, Sal Kierkia, Paolo Albani, Brunella Eruli, Alessandra Berardi, Maria Sebregondi, Màrius Serra, Ermanno Cavazzoni, Luca Chiti, Piergiorgio Odifreddi, Giorgio Weiss, Giulio Bizzarri, Anna Regina Busetto Vicari, Furio Honsell, Lorenzo Enriques, Daniela Fabrizi.

Voce tratta dal Dizionario dei giochi di Andrea Angiolino e Beniamino Sidoti, Zanichelli 2010, p. 552.
Il Dizionario ha anche il rimando OpLePo → letteratura potenziale