pagina del sito di Paolo Albani

UNIVERSITÀ DEL PROGETTO 
di Reggio Emilia

                             Corso Garibaldi a Reggio Emilia, sulla sinistra, al numero 7, la sede dell'UdP

L'Università del Progetto (UDP), fondata nel 1989 da Giulio Bizzarri, Paolo Bettini e Gian Franco Gasparini a Reggio Emilia (oggi purtroppo l'UDP non c'è più), non è una struttura progettata, ma piuttosto un ambiente progettuale, si leggeva in un opuscolo informativo dell'UDP. 
L'ambizione e la scommessa dell'UDP sono di formare delle abilità linguistiche e progettuali orientate verso le professioni del design, della grafica e della comunicazione. Chi frequenta l'UDP si trova in un ambiente creativo dove non ci sono rigide suddivisioni tra le diverse discipline ma sinergie che determinano istanze innovative nel progetto. Si potrà scegliere tra diversi ambiti del progetto, dall'Architettura d'interni, all'Industrial Design, alla Computer grafica, alla Pubblicità sociale, all'analisi del Marketing e delle strategie comunicative aziendali. Le diverse discipline non sono analizzate solo da un punto di vista teorico, ma vengono supportate dall'intervento di esperti del settore, con l'attività di servizi realizzate per le aziende, e con la successiva commercializzazione e distribuzione.



L'UDP fornisce servizi di progettazione per le aziende con cui collabora, tra cui: Auguri Mondadori, Barilla, Comix, De Agostini, FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, Fondazione Arturo Toscanini, Istituto Europeo di Oncologia, Mandarina Duck, Max Mara, Pavesi, RAI, Regione Emilia Romagna, Walt Disney Company, Zanichelli Editore, Zucchi.
In questo modo è possibile integrare l'attività commerciale con le diverse esigenze delle aziende con cui collabora e l'attività formativa degli studenti.
L'UDP, dopo la prima fase progettuale, distribuisce nel mercato gli apporti dell'attività di ricerca.
L'organizzazione didattica permette questa versatilità grazie al limitato numero di studenti e alla comunicazione quotidiana tra studenti e docenti, oltre alla mancanza di un rigido sistema didattico che si esprime invece per obiettivi progettuali proposti dai diversi docenti invitati.





Hanno tenuto corsi all'UDP: Paolo Albani (si vedano le note al mio corso intitolato La parola come oggetto anomalo, anche), Paolo Bettini, Enrico Bizzarri, Giulio Bizzarri, Antonio Caronia, Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati, Giorgio Celli, Cemak, Ruggero Folignoli, Franco Fontana, Gian Franco Gasparini, Luigi Ghirri, Stefano Giovannoni, Paolo Grasselli, Franco Guerzoni, Franco La Cecla, Maurizio Magri, Rita Malagoli, Ruggero Pierantoni, Concetto Pozzati, Andrea Ruggeri, Caterina Spada, Franco Vaccari, Alessandro Vezzosi.
Tra i Visiting Professor ricordiamo invece: Antonio Albanese, Banda Osiris, Olivo Barbieri, Alessandro Bergonzoni, Claudio Bisio, Andrea Branzi, Dino Gavina, Enrico Ghezzi, Marco Giusti, Ugo La Pietra, Corrado Levi, Alessandro Mendini, Marina Mizzau, Cristina Morozzi, Gaddo Morpurgo, Gemelli Ruggeri, Oliviero Toscani, Guido Venturini.
L’UDP ha pubblicato le Poesie terapeutiche, a cura di Giulio Bizzarri e Ermanno Cavazzoni, 1989; Pubblicità magari. Manuale per il perfetto pubblicitario virtuale, Comix, Ozzano Emilia (Bologna), 1996; Pubblicità canaglia, prefazione di Omar Calabrese, Zelig, Milano, 2002.


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Poesie terapeutiche





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Nel libro Un cineasta delle riserve. Gianni Celati e il cinema (Quodlibet Studio 2021), Gabriele Gimmelli accenna in una nota (n. 20, pp. 319-320) all'Università del Progetto:

Fondata a Reggio Emilia da Giulio Bizzarri, Paolo Bettini e Gian Franco Gasparini nel 1989 e oggi non più attiva, l'Università del Progetto (UDP), è stata un importante e innovativo esperimento di "ambiente progettuale" inteso a formare, in un'ottica interdisciplinare, professionisti del design, della grafica e della comunicazione. Oltre a Celati, hanno collaborato con l'UDP Luigi Ghirri (che vi ha tenuto i corsi poi raccolti nelle postume Lezioni di fotografia), Ermanno Cavazzoni, Maurizio Magri, Paolo Albani, Franco Vaccari e molti altri.




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Il 29 novembre 2023 inaugura la mostra
Giulio Bizzarri. Arte divertissement pubblicità
,
a cura di Marta Sironi e Alessandro Gazzotti,
presso il Palazzo dei Musei Civici
di Reggio Emilia
fino al 17 marzo 2024.





“Giulio Bizzarri è una figura difficile da definire in modo univoco. Tutta la sua opera è intesa a scardinare una lettura disciplinare a favore di un gioco di specchi che, attraverso il sistema combinatorio e lo scarto surrealista favorisse una visione sempre rinnovata, e pertanto mai scontata, della realtà. Un processo che lo ha portato a considerare la direzione artistica il mestiere cucito su misura, sempre inteso in termini di ricerca, nella pubblicità e nella comunicazione in ambito culturale così come nella didattica. Un mestiere mai limitato da una tecnica o a un ambito di ricerca che chiedeva piuttosto di aprirsi a un sistema corale di cui lui era l’artefice inventore, l’appartato ricercatore, l’ordinatore perfezionista.” (dall’introduzione di Marta Sironi, storica dell’arte).



Il catalogo, edito da Corraini Edizioni,
ha una struttura da enciclopedia,
con voci dalla lettera A alla lettera Z.







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