Paolo Albani
LA CRITICA COME TELEGRAMMA
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Francesco Rubettino, L'ABC degli scrittori monregalesi dal 1945 a oggi, Milano, Tosi, 2005.
È il primo di una lunga serie di volumi dedicati agli scrittori nati a Mondovì dopo la seconda guerra mondiale. Si parte dagli scrittori il cui nome comincia per A, B e C.

John Toulmin, Economics and Treason (Economia e tradimento), London, Macmillan, 2005.
La tesi dell'economista del King's College di Cambridge è che le relazioni clandestine, gli adulteri, le infedeltà coniugali, le scappatelle e le tresche amorose post-matrimoniali sono comportamenti virtuosi dal punto di vista economico in quanto rappresentano un valido sostegno alla domanda, provocando un aumento dei consumi di coloro che devono mantenersi un amante.

Paolo Maria Reale, Scusi, è già passato il 191?, Roma, Il Ventaglio, 2005.
In una sorta di «stream of consciousness», il libro descrive gli interrogativi, i dubbi esistenziali che attraversano la mente di un assiduo frequentatore, a Roma, della fermata del bus 191, perennemente in ritardo.

Otto Menger, Alles ist eine Frage der Sprache (Tutto è una questione di lingua), Wien, Hahn, 2005.
Manualetto con velleità filosofico-letterarie sui vari modi di cucinare la lingua nel mondo.

Arnoldo Ludigiani, L'arte è morta (e la cosa non mi dispiace), Genova, Badaloni, 2005.
Un pamphlet velenoso, un'invettiva feroce contro l'arte e gli artisti contemporanei da parte di un artista che da sempre ha fatto del rifiuto dell'arte, della non-arte la sua poetica quotazione di mercato.

Nagai Haruo, Kaze no gotoki kotoba (Parole come vento), Tokyo, Osamu, 2005.
L'ultimo magistrale romanzo di Haruo sul delicato rapporto padre-figlia nel Giappone di oggi. Le «parole come vento» del titolo sono quelle di un padre che ogni mattina supplica la figlia tredicenne di non guardare i cartoni animati in tv durante la colazione.

Alfonso Calogero, Voglia di pensione, Napoli, Guidetti Editore, 2005.
L'attesa ristampa del romanzo che ha fatto conoscere Calogero al grande pubblico. È la storia di Gennaro Marra che fin da bambino sogna di andare in pensione, ma muore in un tragico incidente un mese prima del raggiungimento dell'età pensionabile.

Erik Axel Moberg, Skaldeförsök (Esperimenti poetici), Stockholm, Ekelund, 2005.
I versi scritti nell'ultimo ventennio dal più sperimentale dei poeti svedesi contemporanei. Sono testi che s'ispirano alla poesia di Strindberg «Näktergalens sång (Il canto dell'usignolo)» (1905) che ha questo incipit: «Ih, ih, ih, ih, ih! Var de vi? Der var vi!/ Vi var de! Voj, oj, oj, oj, oj, oj!/ Titta, lullan, lull-lull-lull-lull-lull - var de vi?/ Ihih! Titta! lullan; den girar, arrrrrrrrrrr-itz!»

Il Caffè illustrato, 23, marzo-aprile 2005, p. 9.


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