A EDOARDO SANGUINETI Biblioteca Oplepiana, plaquette n. 31 (2010) Contributi di: Elena Addomine Paolo Albani Raffaele Aragona Carlo Battisti Marcel Bénabou Alessandra Berardi Giulio Bizzarri Brunella Eruli Sal Kierkia Valerio Magrelli Marco Maiocchi Mario Persico Jacques Roubaud Màrius Serra Aldo Spinelli Giuseppe Varaldo ________________________________________________ Paolo Albani GLI "ii" DI SANGUINETI (variazioni sul tema) Sanguineti
amava ripetere che tanti "ii"
convivevano in lui, costituendo la sua salvezza. In poesia Sanguineti usa l'assemblage di segni-oggetti, tecnica presa dall'ambito pittorico. IL ROMANZIERE Nella casella in cui Sanguineti arresta la freccia con la mano, il giocatore torna all'inizio. IL CRITICO E FILOLOGO IL PATAFISICO La giduglia (dal francese gidouille, che rimanda all’antica oliera a due ampolle chiamata guedoille), detta anche cornoventre/cornoventraglia, è la vorticosa spirale assurta a simbolo della patafisica, scienza delle soluzioni immaginarie. Nelle opere di Alfred Jarry, padre della patafisica, è l’espressione tipica con cui Padre Ubu si riferisce alla sua enorme pancia e rappresenta l’ingordigia umana, il parossismo, la smisuratezza. L'OPLEPIANO L'APOCALITTICO Il riferimento è al testo di Sanguineti Alfabeto apocalittico (1982), una serie di 21 ottave, una per ogni lettera dell’alfabeto italiano, scritte in forma di tautogramma, testo illustrato da Enrico Baj. IL LIBRETTISTA O PAROLIERE Omaggio a Il mio amore è come una febbre e mi rovescio (1988), che contiene Rap e Sonetto, per la musica di Andrea Liberovici. IL GRODDECKIANO Georg Groddeck (1866-1934), medico e psicoanalista tedesco, amico di Freud, indagò le forze sconosciute nell'inconscio da lui chiamo "Es". "Con gli anni sono diventato sempre più groddeckiano" ha dichiarato Sanguineti. IL DRAMMATURGO
- "Sangu..."
- "S'angustia?" - "No, scusa, intendevo Sangu..." - "Sanguina?" - "Ma no, porta pazienza! Sangu..." - "San guatare gli occhi tuoi?" - "Lasciami finire, accidenti! Sangu..." - "San guizzare!" - "No, Sangu..." - "Ah, ci sono. San gustarsi il panorama?" - "No, volevo dire Sanguineti!" IL POLITICO IL TRADUTTORE La traduzione dal greco antico
e dal latino del nome e cognome Edoardo Sanguineti, e le rispettive
note, sono di Luca Bombardieri, che ringrazio vivamente.
Sulla traduzione greca: Il nome Neto, con cui si indica oggi ancora un importante fiume dell’area di Sibari, significa «navi incendiate» (Nauaithos), deriva da un episodio legato all’epica dei cosiddetti nostoi (“ritorni” degli eroi achei dalla guerra di Troia) e è narrato in Lic. 921. Alcuni Achei di ritorno dalla spedizione Iliaca, vagando nei pressi del delta del fiume, approdarono cominciando una lunga esplorazione dell’entroterra lasciando incustodite le proprie navi che furono date alle fiamme dalle prigioniere troiane rimaste sulle navi. Lo stesso toponimo si trova largamente diffuso in Toscana, nell’area di Settimello, Calenzano e Sesto Fiorentino (Parco del Neto, IperCoop il Neto, Bar Neto, Banca CR Filiale del Neto, Stazione Ferroviaria di Neto) e viene adottato come nome di famiglia per indicare, si suppone, indigeni di simile provenienza (Avv. Neto Bernardo, via Venti Settembre, 46. 50129 Firenze). Sulla traduzione latina: Ed (congiunzione) (=Et)+ o (congiunzione) (= aut, sive, vel) + ardo (I p. sing. del v. “ardere” ) (= ardeo, caleo) Edoardo = «Etautardeo» Sangui (sost. masc. plur) (=sanguines, -es, cruor, cruores) + Neti (sost. masc. plur) (= Netum, -i) Sanguineti = «Sanguineta» (o «Cruoreta») Tutto ciò svela facilmente, e finalmente si rivela, un ardore (o meglio un vero e proprio fuoco, un incendio) celato nel nome di Edoardo Sanguineti.
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