Luca Bombardieri
Tommaso Pippucci TROMPE L'OEIL TROMPE L'OREILLE
prefazione di Paolo Maccari
Trompe l’œil, trompe l’oreille è una produzione
Rapsodi gruppo fonografico.
DALLA PREFAZIONE DI PAOLO MACCARI. Solitamente non sono troppo incline, tratto d’indole o limite di cultura
qui poco importa, a interrogarmi in merito alla ricezione del libro o del
manoscritto che leggo: problemi d’altro ordine m’avvincono con più
urgenza. Di fronte ai testi e alle immagini raccolte da Luca Bombardieri
e Tommaso Pippucci (si aggiunga, in quanto componente imprescindibile della
compagine, il maestro Duccio Ancillotti, ottimo “giratore di dischi”, e
si avrà al completo il Gruppo fonografico Rapsodi), risulterebbe
peraltro non già difficoltoso, ma addirittura colpevole eludere
la questione. E il motivo è molto semplice: le pagine che seguono
non tollerano definizioni di genere che in qualche modo coincidano, o alludano,
a una sezione individuabile di pubblico. Chi si dà a scrivere, mettiamo,
un romanzo non troppo impegnativo, e scorrevole, e con rade descrizioni
paesaggistiche, dialoghi svelti e movimentati, qualche zuffa di letto,
ebbene, notoriamente spera di cavarci bei soldi; il saggista in linea di
massima scrive per i cultori della materia; per gli studenti o i professori
di filosofia il filosofo; e per gli economisti, mettiamo ancora, l’economista.
Per qualche parente, assai spesso, il poeta. Sta di fatto che ognuno sa,
dovrebbe sapere, a chi si rivolge e a chi vuole parlare. Ora, i Rapsodi
appaiono salutarmente renitenti ad operare una scelta: il loro spettacolo
(ché come tale in prima istanza andrà considerato Trompe
l’œil trompe l’oreille) può soggiogare e divertire tanto lo
svagato astante, che abbia voglia di lasciarsi ingorgare in un giro pirotecnico
di parole, assecondato da immagini spiritosamente pertinenti e da un consono
contesto musicale, quanto lo snob che scrive cultura con la maiuscola e
pretende di trovare, nell’oggetto della sua pregiata attenzione, una strumentazione
retorica raffinata e un alto tasso di consapevolezza intellettuale. Senza
tralasciare, ovviamente, le categorie intermedie (e su un piano d’altra
serietà, occorre sottolineare l’apprezzamento e l’incoraggiamento
di noti scrittori e critici letterari. Prima tra tutti Idolina Landolfi).
Detto altrimenti, i Rapsodi non solo sono ricchi di un raro talento
inventivo, ma questo stesso talento sanno investirlo in un risultato di
così aperta piacevolezza da mettere d’accordo le più diverse
tipologie di spettatori e, in questo frangente, di lettori.
APPENDICE: POETI CHE CONTANO Paolo Albani
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