Un omaggio
a Italo Calvino a
vent'anni dalla scomparsa.
Un omaggio al Calvino delle invenzioni oulipiennes che condivide molte idee e predilezioni con Queneau & i suoi bizzarri sodali: l'importanza delle costrizioni nell'opera letteraria, l'applicazione meticolosa di regole del gioco molto strette, il ricorso ai procedimenti combinatori, la creazione di opere nuove utilizzando materiali preesistenti (dalla postfazione di Calvino all'edizione francese de Le Château des destins croisés del 1976). Un omaggio allo scrittore «membre étranger» dell'Oulipo, «una specie di società segreta» (la definizione scherzosa è dello stesso Calvino), una singolare consorteria di letterati con la passione della matematica e di matematici con la passione della letteratura, in cui domina il divertimento, l'acrobazia dell'intelligenza e dell'immaginazione, in cui si pensa e si parla attraverso ghiribizzi e capriole del linguaggio e del pensiero (da «Due interviste su scienza e letteratura», in Italo Calvino, Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società, Torino, Einaudi, 1980, pp. 184-191). Un omaggio all'«elegante fumista» per il quale il divertimento consistente nello sperimentare un metodo di pensiero come un accessorio che impone regole precise e complicate può coesistere con un agnosticismo e un empirismo di fondo (da un'intervista rilasciata a Maria Corti sul numero 6 della rivista Autografo dell'ottobre 1985). Un omaggio allo sperimentatore inquieto che vede nel gioco oulipiano della costrizione un inno alla libertà d’invenzione, paradossalmente capace, come il meccanismo più artificiale, di risvegliare in noi i demoni poetici più inaspettati e segreti (dall'articolo «Perec, gnomo e cabalista», la Repubblica, 6 marzo 1982, p. 18). Un omaggio dunque a quel Calvino lì, lo scrittore curioso, divertito nella sua labirintica e controllata spericolatezza, che non è poi così distante dagli altri Calvino possibili, e dal Calvino tutto intero, con le sue avvolgenti dissonanze che ne fanno ancora oggi uno scrittore sorprendentemente dinamico, un classico in movimento. Con testi di Paolo Albani, Brunella Eruli, Domenico D'Oria, Elena Addomine, Sal Kierkia, Anna Busetto Vicari, Giuseppe Varaldo, Maria Sebregondi, Raffaele Aragona. |
Riferimento:
Oplepo, A Italo Calvino,
Biblioteca Oplepiana, n. 25,
Edizioni
Oplepo,
Napoli, 2005, pp. 7-10.
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Ho letto questo testo giovedì 22 ottobre 2015 alle ore 18,00 alla Libreria
la Feltrinelli di Napoli durante la festa per i 25 anni dell'Oplepo,
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