E SINESTETICA di Lamberto Pignotti e Stefania Stefanelli Campanotto Editore, Udine, 2011 Il
libro contiene questo passo che mi riguarda, scritto da Pignotti:
"Che i luoghi
comuni siano più attendibili dei
vangeli? Che chi disprezza compri, che chi odia ami, che chi burla lo
faccia
per confessarsi? A frequentare certi poeti visivi verrebbe cautamente
di
dire di sì, ma nel caso di Paolo Albani la risposta non
può
essere che esclamativamente affermativa. Lui con le sue opere
può
mettere le "parole in difficoltà", cucire il filo del discorso
con
l'ago, dar vita "per gioco" vuoi a un libro o vuoi a una rivista,
elargire
a metri (per sarti) i suoi versi... Nessuno lo prende alla lettera:
Albani,
le bizzarrie letterarie, le scienze anomale e le lingue immaginarie le
pratica con la serietà, la sicurezza, la bravura di un chirurgo:
solo che lui incide, taglia, segmenta e ricompone organismi
verbo-visivi,
addizionando ciò che a scuola a noi poverini ci vietavano di
sommare:
capre e cavoli, macchine da cucire, ombrelli e tavoli anatomici,
sgabelli
e ruote di bicicletta, Lautréamont, Duchamp e Queneau...
Giovandosi dello slittamento, del travaso, di parole, immagini e oggetti, Albani concretizza e mette in piedi metafore, paradossi, allusioni, litoti, reticenze e quante altre mai camaleontiche figure retoriche. Sembra facile, ma a quanti riesce trasformare espressioni quotidiane e apparentemente innocue in opere verbo-visive inusuali e aggressive?" A
pagina 210 del libro
è riprodotto questo mio libro-oggetto:
Paolo Albani Libro con pagine a litro-latte Omaggio a Tullio d'Albisola, 2004-2010 buste di latte, viti, dadi e rondelle cm 16,5x9,3 esemplare unico
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