Paolo Albani
NET POEMS

(1999)


Una net poem, o "poesia d'indirizzo elettronico", è una poesia i cui singoli versi sono formati da un ipotetico indirizzo di posta elettronica. Ogni verso di una net poem termina con l'indicazione di un dominio di livello superiore (.it; .com; .org) fra quelli internazionalmente codificati; inoltre la lettera "a" è indicata soltanto dal simbolo @; prima e dopo il simbolo @ vi sono almeno tre lettere consecutive e non più di due punti. Il testo di una net poem si ottiene leggendo di seguito le lettere che compongono i singoli versi:

due@postro.fi
fun@mbol.es.ch

iles.uem@nis.be

ff.eggi@nole.ru

ote.dip@vonei.nbili.co

Alcune mie net poems escono sul n° 20 di Golem, rivista on line fondata da Umberto Eco, Gianni Riotta e Danco Singer, a quel tempo diretta da Stefano Bartezzaghi.

Di Net poems parlo nella trasmissione televisiva MEDIAMENTE su RAI 3 del 10 marzo 1999, condotta da Carlo Massarini. La trasmissione, cui partecipa anche Fosco Maraini che legge le sue "fànfole", poesie con parole inesistenti, è interamente dedicata alle lingue inventate.
Per vedere il video su YouTube del mio intervento, insieme a Fosco Maraini, basta cliccare qui.








Durante la trasmissione spiego che una net poem può essere elaborata anche partendo da un testo già esistente, già dato, trovato, ad esempio una frase di Seneca. L'esempio mi è fornito dall'amico Luca Bombardieri, scrittore e archeologo:

Come si vede da quest'ultima immagine, il testo di Seneca, opportunamente riscritto, è:

qui grate beneficium accipit [erroneamente ho scritto sul computer "acciipit" con due "i"] primam eius pecuniam monet

che significa:

chi accoglie un beneficio con animo grato paga la prima rata del suo debito

L'atteggiamento del lettore di fronte a una net poem è attivo: conoscendo le regole del gioco, il lettore deve scoprire lui il senso della poesia di indirizzo elettronico. Il procedimento è chiaramente di sapore dadaista, duchiampiano: si tratta di prendere un oggetto trovato, un ready made, e utilizzarlo in senso ricreativo. L'oggetto da me trovato è "il linguaggio delle mail" che rivisito a fini artistici.

Le mie Net poems vengono citate anche in Raffaele Aragona, a cura di, Oplepiana. Dizionario di Letteratura Potenziale, Bologna, Zanichelli, 2002, p. 113.


Una mia poesia visiva, intitolata NET POEM, facente parte della Collezione Palli e donata al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, è esposta durante la mostra Primo piano. Parole azioni suoni immagini da una collezione d'arte al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci dal 21 giugno al 18 settembre 2006.





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