IL CUL PELATO DELLE VEDOVE LABORATORIO DI COMPOSIZIONE DI LIBRI IMMAGINARI
«Perché un libro esista, basta che
sia possibile» ha scritto Jorge Luis Borges. Muovendo da questa premessa,
il nostro laboratorio tratterà di una serie di tecniche «ri-creative»
per inventare libri, o meglio, per essere più precisi, per immaginare
titoli, trame e copertine di libri inesistenti.
Nel laboratorio prenderemo in esame fra gli altri: - il metodo rabelaisiano, che consiste nell’uso divertente della parodia: si prende il titolo di un libro vero (Va’ dove ti porta il cuore) e se ne fa una parodia (Il nonnismo dilagante); - il metodo anagrammatico, che si basa sull’anagramma del titolo di un libro vero, sull’esempio di ciò che ha fatto Stefano Bartezzaghi con i libri di Umberto Eco (ad esempio l’Opera aperta diventa la Pera operata); - il metodo delle paronomasie, o somiglianze foniche, per cui Il Visconte dimezzato di Calvino può trasformarsi, per affinità sonora, nella storia de Il discount disprezzato; - il metodo degli ircocervi, cioè degli ibridi, ispirato a un gioco inventato da Umberto Eco: si fondono insieme due personaggi noti e s’inventa un’opera che riassuma le caratteristiche di entrambi; ad esempio: Cesare Pavesi, Biscotti dei paesi tuoi; Italo Calvi, Se una notte d’inverno un banchiere...; Edgar Allan Fo, Racconti del mistero buffo; - il metodo bibliografico, nello spirito delle sperimentazioni di Georges Perec: si sceglie un argomento bizzarro («Gli effetti dello scivolamento sulle bucce di banana») e si compila una piccola bibliografia sull’argomento; e altri metodi ancora. Insieme agli aspetti letterari, il laboratorio si occuperà anche delle tecniche per realizzare copertine, illustrazioni e pagine di libri immaginari. Per tornare al menu del Laboratori cliccate qui. HOME PAGE TèCHNE RACCONTI POESIA VISIVA |