GENIO
E FOLLIA
DI ALESSANDRO MANZONI Nel 1898, pubblicato a proprie spese (all’ultimo momento U. Hoepli non ha il coraggio di stamparlo), esce a Milano Genio e follia di Alessandro Manzoni in cui sono raccontate, usando il metodo lombrosiano (anche nel titolo il libro echeggia il linguaggio del Lombroso), le innumerevoli fobie, abulie e monomanie di Alessandro Manzoni. L’autore del libro è Paolo Bellezza (1867-1950), esperto di lingue moderne, pioniere degli studi americanisti in Italia, all’epoca un autorevole studioso della vita del Manzoni e della sua opera che – si dice - conosce tutta a memoria. Alessandro Manzoni (1785-1873) Cesare Lombroso (1835-1909) Non appena uscito il libro, Lombroso si felicita col Bellezza: il volume sul Manzoni «non poteva essere meglio fatto», gli scrive in una lettera del 23 marzo 1898, e in una recensione afferma che la degenerazione manzoniana è dimostrata «con una preziosa ricchezza di documentazioni». Se non che – attenzione! colpo di scena! - in due articoli apparsi sulla Rassegna Nazionale, Bellezza svela che il suo libro, per quanto riporti fatti attestati, non è che una parodia, una presa in giro dei metodi lombrosiani. Non tutti, a dire il vero, si sono lasciati abbindolare dallo scherzo del Bellezza, c’è chi ha avvertito subito l’odore della beffa, fra questi Arturo Graf, uno dei primi a rallegrarsi per la «canzonatura riuscitissima», e Antonio Fogazzaro («Ella ha scritto pagine che ogni devoto del Manzoni farà bene a tenere sul tavolino… Ma sa che qualche troppo rapido lettore non s’era accorto della parodia e ha preso sul serio il prof. Bellezza per un lombrosiano o quasi? La cosa è avvenuta a persona intelligentissima e dottissima che io trassi d’errore», lettera del 19 giugno 1898). Com’era prevedibile le rivelazioni del Bellezza fanno infuriare Lombroso che, in una replica velenosa sull’Archivio di Psichiatria, fa marcia indietro sul libro del Bellezza definendolo, in modo singolare, «uno scherzo da preti» e denigra il suo autore sostenendo che tiene in maggior conto i Santi Padri che non Galileo e che appartiene alla classe «dei pedanti e dei teologizzanti». _________________________________________
Questo testo è uscito su il
Caffè illustrato, 64-65, gennaio-aprile 2012, p. 13.
Per andare al sommario de il Caffè illustrato cliccate qui. Si trova anche nel mio libro intitolato Fenomeni curiosi, eBook pubblicato da Quodlibet nel 2014. Il testo è uscito anche con il titolo Curioso Manzoni, su Monteverdelegge, blog dell'associazione culturale Monteverdelegge fondata nel 2008 da Maria Teresa Carbone, Silvia Nono e Maria Cristina Reggio, 14 maggio 2014.
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