Paolo
Albani
FENOMENI SEMPRE PIU'
CURIOSI
Dell'esistenza di alcune
stimabili Agenzie o Società di pubblica
utilità si è persa purtroppo la memoria storica. È
il caso, ad esempio, dell'Agenzia Generale del Suicidio (AGS) fondata a
Parigi da Jacques Rigaut all'inizio del secolo scorso. L'AGS, che ha
succursali
a Lione, Bordeaux, Marsiglia, Dublino, Montecarlo e San Francisco,
procura
ai suoi clienti una morte assicurata e immediata, offrendo un mezzo
decoroso
per abbandonare la vita, essendo la morte di tutte le debolezze quella
di cui non ci si scusa mai, e dei funerali-express: pasto, corteo di
amici
e parenti, fotografia (o calco del viso, a scelta), invio di souvenir,
composizione della salma, cerimonia religiosa (facoltativa) e trasporto
del cadavere al cimitero. L'AGS pratica tariffe differenziate a seconda
del tipo di suicidio: folgorazione, revolver, veleno, annegamento,
morte
profumata, impiccagione, classificata come "suicidio per poveri" (la
corda
viene venduta a metro).
Con la specifica funzione di preoccuparsi per gli affari e le
disgrazie degli altri, è nata l'Agenzia Preoccupazioni e Affini
(APA) di cui parla Achille Campanile in Se la luna mi porta fortuna
(1927). Come in certi paesi esiste il mestiere delle lamentatrici,
pagate
per piangere e disperarsi su un lutto altrui, così esiste il
mestiere
di impensierirsi per le faccende e le sventure degli altri, svolto
dagli
impiegati dell'APA. Chi ha una preoccupazione e non vuole sopportarne
il
peso, si rivolge all'APA, espone chiaramente le cause della sua
preoccupazione,
paga una quota, che varia a seconda della gravità della
preoccupazione
stessa, e se ne va tranquillo, perché non deve più
preoccuparsi.
L'APA affida il caso a uno dei suoi impiegati, naturalmente tenendo
conto
delle attitudini personali, il quale s'incarica di preoccuparsene per
il
periodo di tempo desiderato dal cliente. A questo punto un'aria
preoccupata
si diffonderà sul volto dell'impiegato che sospirerà
spesso
e non mancherà di ricordarsi le ragioni della preoccupazione
mormorando
tra sé una frase opportuna come: "Accidenti, che pasticcio!",
oppure:
"Come finirà questa storia?" L'APA ha anche una serie di
attività
affini, come rincuorare i timidi, far decidere i dubbiosi, ecc.
Nel Manifesto del Pedone (1971) Ennio Flaiano espone le
caratteristiche della Società per la Difesa del Pedone (SDP),
detta
anche per brevità Ente Pedone. La SDP svolgerà due
compiti:
uno, il più apparente e innocuo, consisterà nell'attirare
l'opinione pubblica sul problema, proponendo soluzioni sentimentali e
tutto
sommato ridicole: appelli al buon cuore e al senso civico degli
automobilisti,
appelli inascoltati alle autorità centrali e periferiche,
diffusioni
di bollettini, lotterie, picnic, elogio del tempo perduto, quando gli
autobus
andavano a cavallo e la bicicletta dominava il traffico. Il secondo
compito,
segreto, sarà di preparare i quadri dei futuri commandos, per
dare
inizio alla fase di distruzione dell'Automobile. Si comincerà
fornendo
ai primi valorosi dell'Apparato anelli a puntale retrattile coi quali
in
un primo tempo dovranno soltanto rigare le carrozzerie delle automobili
in sosta sui marciapiedi. Alla rigatura semplice subentrerà la
rigatura
jonica e composita (in questa prima fase è prevista l'alleanza
dei
carrozzieri). Bombette al plastico invisibili e calamitate verranno
lasciate
cadere da altri audaci accanto alle ruote di automobili parcheggiate in
seconda o terza fila. Lo scoppio avverrà alla partenza del
veicolo,
senza gravi danni alle persone (qui saranno dalla parte della SDP i
fabbricanti
di pneumatici). Di notte, in un secondo tempo, giovani audaci agiranno
rapidamente coi loro mezzi (preventivamente rubati) in vari quartieri,
con altri tipi di bomba a effetto dirompente più accentuato. Si
calcola che un commando di dieci uomini possa mettere fuori uso un
migliaio
di vetture in una notte (qui la SDP avrà la simpatia e forse
l'aiuto
dei costruttori). Sempre di notte, squadre di pittori appartenenti alla
Sezione Artistica dell'Ente Pedone, agiranno sulle strade di maggior
traffico,
alle curve, cancellando la linea bianca di mezzeria e dipingendo al suo
posto una linea diritta che induca l'automobilista verso il precipizio
o, in mancanza di precipizio, fuori strada. Tiratori scelti muniti di
potenti
cerbottane e appostati sui tetti delle case mireranno durante il giorno
a quei conducenti colpevoli di elevata velocità, rumore
eccessivo,
disprezzo dei segnali stradali. Con queste prime azioni la SDP pensa di
spargere un certo terrore psicologico tra gli automobilisti. I ladri
verranno
incoraggiati a rubare le vetture nuove. L'Apparato conta di mettersi
anche
in contatto con governi di nazioni sottosviluppate, alle quali verranno
fornite gratuitamente vetture semi-nuove in cambio di cavalli,
noccioline,
pattini a rotelle. Pedoni speciali dell'Apparato verranno muniti di
apparecchi
tascabili in via di perfezionamento che produrranno l'arresto totale
dei
comuni motori per un'ora circa, e di conseguenza paurosi ingorghi di
traffico
su cui verranno lanciate bombe incendiarie di tipo umanitario. Una
lotta
particolare verrà intrapresa contro i paraurti delle vetture.
Toccando
l'automobilista sui paraurti, l'Ente Pedone (Apparato) conta di portare
la lotta nel cuore stesso del problema, ben sapendo come gli
automobilisti
siano legati sentimentalmente ai loro paraurti. L'alba radiosa del
Pedone
sorgerà il giorno in cui finalmente le autorità
competenti
tasseranno le vetture non in base alla loro potenza, ma al rumore che
provocano.
il Caffè Illustrato, 42, maggio/giugno 2008, p.
8.
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