Ricerche verbo-visive dagli anni '80 ad oggi a cura di
Paolo Albani
L'opera è riprodotta nell'opuscolo di Massimi Arduini,
Circolo Culturale Il Gabbiano via Don Minzoni 53 19124 La Spezia tel. 0187733000 catalogo edito da Il Gabbiano
dal 3 al 22 novembre 2001 ***
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Artisti Paolo Albani Fernando Andolcetti
Alessandro
Benfanti
PRESENTAZIONE di Lamberto Pignotti 2001: odissea nello spazio verbo-visivo [...] "odissea" come insieme di vicende, magari alterne, ma pur sempre animosamente attraenti da vivere, da sperimentare, da perseguire, al limite come un viaggio di cui si conosce il luogo della partenza ma non quello dell'arrivo. [...] "Fatti non foste"..., dovrebbe ancora fischiare nelle orecchie l'altisonante monito dell'Ulisse dantesco per chi ha scelto l'avventura estetica. E gli artisti che qui abbiamo additato una simile rischiosa avventura dimostrano di amarla e di correrla, consapevoli come altri loro compagni che non si può ormai continuare a vivacchiare in porto, al riparo di parole sempre più insicure e inaffidabili, di figure sempre più irrequiete e indistinguibili. [...] Che i luoghi comuni siano più attendibili dei vangeli? Che chi disprezza compri, che chi odia ami, che chi burla lo faccia per confessarsi? A frequentare certi poeti visivi verrebbe cautamente di dire di sì, ma nel caso di Paolo Albani la risposta non può essere che esclamativamente affermativa. Lui con le sue opere può mettere le "parole in difficoltà", cucire il filo del discorso con l'ago, dar vita "per gioco" vuoi a un libro o vuoi a una rivista, elargire a metri (per sarti) i suoi versi... Nessuno lo prende alla lettera: Albani, le bizzarrie letterarie, le scienze anomale e le lingue immaginarie le pratica con la serietà, la sicurezza, la bravura di un chirurgo: solo che lui incide, taglia, segmenta e ricompone organismi verbo-visivi, addizionando ciò che a scuola a noi poverini ci vietavano di sommare: capre e cavoli, macchine da cucire, ombrelli e tavoli anatomici, sgabelli e ruote di bicicletta, Lautréamont, Duchamp e Queneau... Giovandosi dello slittamento, del travaso, di parole, immagini e oggetti, Albani concretizza e mette in piedi metafore, paradossi, allusioni, litoti, reticenze e quante altre mai camaleontiche figure retoriche. Sembra facile, ma a quanti riesce trasformare espressioni quotidiane e apparentemente innocue in opere verbo-visive inusuali e aggressive? HOME PAGE TèCHNE RACCONTI POESIA VISIVA |