Paolo Albani
COSA VUOL DIRE BUCARE
LE GOMME QUATTRO VOLTE


            Cosa pensereste se nell’arco di otto-nove anni e in tre differenti paesi vi succedesse di forare quattro volte le gomme della vostra macchina, avendo a bordo durante le quattro forature lo stesso amico? Forse se siete napoletani, ricorrendo alla «scienza maestrevole» de La iettatura (1814) di Nicola Valletta, potreste dedurne che il vostro amico porta sfiga. Il fatto è accaduto realmente a Paul Auster che lo racconta in Esperimenti di verità.

            Al tema delle coincidenze, strane e misteriose, dedica tre saggi sfiziosi Americo Scarlatti, pseudonimo di Carlo Mascaretti (1855-1928) [nella foto qui sotto], autore di Et ab hic et ab hoc, un’enciclopedia di «varia e amena erudizione» stampata in 12 volumi fra il 1920 e il 1934 (si vedano «Le coincidenze strane della storia», «Coincidenze misteriose» e «Altre coincidenze storiche» in Americo Scarlatti, Et ab hic et ab hoc, vol. 6, Utet, 1925, pp. 1-21, 22-42, 43-61).

            In modo divertente, insaporendo il racconto di gustosi aneddoti, Scarlatti passa in rassegna un’ampia tipologia di coincidenze: da quelle storiche (il giorno 13 luglio 1793 appare su L’Ami du Peuple un articolo di Marat in cui il rivoluzionario francese rievoca e invoca il pugnale di Bruto; lo stesso giorno è trafitto in bagno dal pugnale di Charlotte Corday) alle coincidenze numeriche, ispirate a Pitagora per il quale tutto nell’universo si esprime nell’arcano linguaggio delle cifre (il numero 14 ha avuto una speciale influenza su Dante: nasce il 14 maggio 1265 [1+2+6+5=14], va a studiare a Bologna nel 1283 [1+2+8+3=14], si sposa nel 1292 [1+2+9+2=14], si reca a Milano a salutare l’imperatore Enrico IV, speranza dei Ghibellini, nel 1310 [1+3+10=14], viene esiliato insieme a altri 14 fiorentini, fra cui Lapo Saltarello il cui nome è composto di 14 lettere come il titolo Divina Commedia, ecc.); dalle coincidenze legate a una lettera (la lettera M ha perseguitato Napoleone Bonaparte: Maria Luisa e Metternich contribuirono alla sua rovina, la prima capitale nemica in cui entrò fu Milano, l’ultima Mosca; Marengo segnò la sua grandezza, Malet cospirò contro di lui, Moreau lo tradì, ecc.) a numerose altre bizzarre coincidenze.

            Non mancano le coincidenze comiche nella narrazione di Scarlatti, come questa: una volta il ministro inglese lord Beaconsfield va a trovare Bismarck a Berlino e fra le altre cose gli domanda quale sistema adotti per liberarsi degli scocciatori. «Mia moglie» risponde Bismarck «quando si accorge che mi trovo alle prese con seccatori che mi rompono le scatole, manda un usciere a avvertirmi che l’imperatore mi chiama d’urgenza». In quel momento entra un valletto e dice: «Sua Maestà l’Imperatore desidera parlare d’urgenza con Vostra Altezza».

            La moglie di John W. Ridle (1864-1941), racconta Scarlatti, impedì al marito di accettare negli anni venti del Novecento la nomina a ambasciatore degli Stati Uniti a Roma. La donna non riuscì mai a raggiungere via mare l’Europa: la prima nave su cui la signora Wallace s’imbarcò, la Lusitania, fu silurata dai tedeschi, la seconda s’incendiò, la terza sbatté contro un iceberg, la quarta infine perse il timone e fu rimorchiata a New York.

            Fatalità che coincidono nel numero alle quattro gomme forate da Paul Auster.


Testo uscito su pagina99, sabato 4 ottobre 2014, p. 47.


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