pagina del sito di Paolo Albani


ARTENSIS

Condivisione, arte, cultura e riscoperta.
Attraverso oggetti accessibili Artensis offre un’opportunità di conoscenza
avvicinando i propri clienti al mondo dell’arte e dell’artigianato.
Il dialogo fra arte, artisti e artigiani crea oggetti da collezione
che portano dei messaggi.
Curiosità, arte, cultura, collezionismo e condivisione
sono il dna di Artensis di Milano.





Nel 2017 pubblico sul N° 7 de I Quaderni dell'Oplepo
(Edizioni OPLEPO, Napoli) un testo intitolato
Variazioni sul canone.
La poesia come oggetto visivo, anche
.


Il testo è preceduto da questo "avviso":


Avviso ai naviganti

      La «variazione», intesa come modifica degli aspetti melodici, ritmici, ecc., è alla base di ogni musica elaborata, dal Canto Gregoriano fino alla musica di oggi. Si pensi ad esempio a certi brani musicali di Bach, Boccherini, Mozart, Strawinsky, Schönberg. Il processo costruttivo della variazione lo si ritrova anche nelle arti visive, ad esempio nella serie de Las Meninas di Picasso, ciclo di dipinti e studi realizzati nel 1957, ispirati al famoso quadro di Diego Velázquez. Per non parlare poi della letteratura che usa quella meravigliosa invenzione che è il linguaggio, una macchina combinatoria capace di comporre con venticinque o trenta suoni un'infinita varietà di parole.
    La parola «canone», che in campo letterario indica «l'elenco delle opere e degli autori che costituiscono i modelli da seguire», è sinonimo di «regola, norma, principio».

    La regola fondamentale qui osservata per costruire le variazioni visive della parola «poesia», è così riassumibile: muovendo da uno schema tipografico canonico della parola «poesia», ho effettuato su di essa una serie di manipolazioni morfologiche ‒ consistenti in particolare nell'inserimento di segni diacritici e nello stravolgimento grafico di singole lettere ‒ evitando tuttavia che la parola «poesia», cioè il canone di partenza, diventasse irriconoscibile all'occhio.

    Tutto ciò, una volta di più, depone a favore dell'estrema fecondità immaginativa, delle potenzialità nascoste nel canone (tipografico) della «poesia».

    Per le variazioni mi sono avvalso solo e esclusivamente delle possibilità offerte dal font e dai simboli speciali contenuti nel programma di video-scrittura Microsoft Word, senza far ricorso a programmi di elaborazione delle immagini, tipo Photoshop, Corel Photo-Paint, Adobe Illustrator e simili.

    Il testo è chiaramente un omaggio agli «esercizi di stile» di Raymond Queneau, che sono in numero di 99 (le Notations più novantotto texticules), un omaggio in piccolo e per metà: le mie variazioni infatti coinvolgono 49 poesie, compresa la «poesia» canonica, + una mezza poesia (l’ultima intitolata poesia irrisolta), ovvero sono 49,5.

Un esempio di variazione sul canone:

Poesia alla Modigliani
________________________________

Per leggere la versione integrale
di queste Variazioni sul canone cliccate qui.
________________________________

Nel 2022, Artensis ha prodotto degli oggetti,
cuscini, piatti, tovagliette,
con le mie poesie visive:








Dal 19 al 23 gennaio 2023
questi oggetti sono esposti
alla fiera Maison&Objet di Parigi









Nella foto Antonella Corrao,
responsabile di Artensis,
alla hall 4 stand B40
della fiera Maison & Objet di Parigi.
__________________________________

Per tornare al menu degli Esercizi oplepiani cliccate qui
   


HOME  PAGE      TèCHNE      RACCONTI    POESIA VISIVA

ENCICLOPEDIE  BIZZARRE       ESERCIZI  RICREATIVI       NEWS